venerdì 26 ottobre 2018

Metti una sera poesia e musica al Castello



La musica della poesia e del pianoforte al Castello di Piombino


Si è svolta domenica 21 ottobre al Castello di Piombino, davanti al mare, presso l’antica falesia, la manifestazione “Le nostre voci. Letture dal territorio”, promossa dall’assessorato alla Cultura e dalla Biblioteca Civica Falesiana. 


La manifestazione faceva parte delle iniziative legate al programma “Ottobre Libri, un mese Bibliodiverso”.

Una serata straordinaria, elegante, con la voce stupenda di Elisa Cecilia Langone e le note al pianoforte di Nico Pistolesi, che  hanno dato vita, come per magia, ad alcune tra le più belle pagine che parlano della storia e della vita di ieri e di oggi di questa città affascinante. 

Le letture hanno riguardato pagine dei libri – poesia e narrativa – di Massimo Batini, Mauro Carrara, Andrea Fanetti, Gordiano Lupi, Roberto Mosi, Michele Paoletti.
L’apertura del Castello è stata anche l’occasione per visitare ambienti unici, impregnati di storia e di leggende. 
 



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Dell’autore Roberto Mosi sono state lette poesie dalla Raccolta “Navicello Etrusco. Per il mare di Piombino”, Il Foglio Edizioni 2018, premiato al concorso “Leandro Polverini” di Anzio, Roma, 2018 con il terzo posto e scelto al Premio Camaiore fra la rosa dei finalisti.
Da ricordare la lettura magica della poesia Luci delle navi da parte dell’attrice Elisa Cecilia Langone e gli applausi del pubblico.

Le luci delle navi

S’incrociano le luci
delle navi, s’inseguono
fra Montecristo e il Giglio.
Quale la meta, quali
destini portano con sé?
Dalla panchina sul lungomare
fra la Cittadella e l’Ospedale,
lo sguardo si posa lontano,
Dal basso le onde lente
portano ricordi.
Per questo mare passò
la nave da guerra di Vasco,
giovane marinaio di leva,
diretta verso l’esito finale.
Quando passerà la mia
nave, a luci spente?











Confidenze a un canarino


Da “Confidenze a un canarino” di Nicoletta Manetti, Prefazione di Caterina Bigazzi - Disegno dell'Autrice

STAMANI

Stamani mi ha svegliata
un ramo del giardino
ha bussato al mio vetro
col rigoglio della primavera in gola.

Mi ha cullata ieri sera
una pioggia cocciuta,
ho sentito il buio cadere
sul bianco del lenzuolo.

Ora cammina sul cuscino
inaspettato
un raggio.



PROGRAMMA

Ho molto da fare oggi.
Dopo anni di cielo elettrico e di tuoni
 è uscito il sole.
Posso stendere i panni ad asciugare
ho strofinato bene via le macchie.
.
Mettere in valigia le mie cose,
quello che è rotto lo potrò aggiustare.

Lasciare in vista la chiave là
sul tavolo di marmo di cucina.

Chiudermi il cancello alle spalle.

Ricordarmi come si fa    
a respirare.                     




PER ME

Questa poesia è per me.
Oggi è per me.
Voglio sorridermi.
E’ per me che canto.

La culla è  vuota ormai delle paure
nutrici maligne e supponenti.
Sciolgo la maschera
che mi imposi
per darmi un voto sufficiente
senza mai concedermelo
alla fine del giorno.



FLASH BACK 1- SIPARIO

Ero brava nella parte che sapevo.
A memoria la sapevo.
Ho interrotto la recita a metà.

Il pubblico bisbiglia, sciama fuori,
affida alla nebbia
pettegolezzi.

Mi strucco e a piedi scalzi
esco dalla porta secondaria.
Qui non c’è nebbia.
Mi prendo sottobraccio
e mi incammino.



FLASH BACK 2 - IL CALENDARIO

Non diceva niente il calendario
appeso al muro bianco di cucina
quando distrattamente ogni mattina
tiravo via il foglietto numerato.

Poi sei entrato tu senza annunciarti
come un raggio tra le imposte chiuse.
Macché raggio! Fosti un uragano.
E al calendario strappasti tutti i giorni.




TRA FILI D’ERBA

Tra fili d’erba
traspare il tuo volto
che brilla e mi abbaglia,
trafora l’ombra
tra sole e rugiada.
Si confonde
la risata del fiume
al tuo parlare.
Non distinguo
l’odore tuo dal timo.
Di niente ho bisogno.
Ora è felicità.



NOTTE DI BORGOGNA

Lunghi lamenti di gatti
abbracciano
l’ombra della vite
scivolano
sull’acciottolato del cortile,
mi chiamano all’abbaino
sul prato sospeso
della pergola d’uva.
Ecco la luna
in questa notte di Borgogna.




MARE DEL NORD

Il vento dell’Atlantico
strappa impietoso
stracci di nuvole
a un cielo di gesso,
e a me
svela l’azzurro.
Conosco ormai
il ritmo inesorabile
delle maree.











martedì 16 ottobre 2018

Foto/ poesia: “La barca dei renaioli” - Premio Internazionale Stefano Ussi

"Candelabro"
Dal Catalogo della Mostra  alla  Casa di Dante -  13-25 ottobre

Il 13 ottobre 2018 la SOCIETA' DELLE BELLE ARTI - CIRCOLO DEGLI ARTISTI "CASA DI DANTE" ha consegnato i premi e ha inaugurato la mostra dei finalisti del Concorso Internazionale "OMAGGIO A STEFANO USSI", presso la sede di via Santa Margherita, contigua al museo di Dante Alighieri.
"La barca dei renaioli"
Facevano parte della Giuria: il prof. Riccardo Carapelli – Presidente della Giuria: Critico e Storico dell’Arte, la dott.ssa Simonetta Condemi, storica dell’arte, direttrice della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, la dott.ssa Muriel Prandato, responsabile per la selezione opere Archivi Alinari, prof. arch. Sandro Sartini: Architetto e Storico dell’Arte, dott. Pino Simonetti: Regista, Giornalista Rai. 


Per la CATEGORIA PITTURA sono risultati finalisti: Antonini Valentino,
Berlot Michele, Borin Luciano, Chechi Francesco, Giandotti Lorenzo, Ortuno Andrea
Rospigliosi Virgilio, Ritschel Betty,Teri Silvia, Ugolini Giovanna.
VINCITORE: VIRGILIO ROSPIGLIOSI
Per la CATEGORIA GRAFICA, finalisti: Baldanzi Giovanni, Calamandrei Santi, Anna Maria Cianciulli Rosa, Fiorenzo Toniutti, Landi Cristina.
Vincitori  e  finalisti del Premio  Stefano Ussi
VINCITORE: BALDANZI GIOVANNI
Per la CATEGORIA SCULTURA, finalisti: Barbieri Giulio, Collini Elisabetta, Costi Marianna, De Gregorio Paola, Fagiolo Silvano, Galligani Lorenzo, Ghizzani Marco, Giannetta Lisa, Polo Diana, Tripodi Mimmo.
VINCITRICE: COLLINI ELISABETTA

CATEGORIA FOTOGRAFIA E COMPOSIZIONE DIGITALE: finalisti: Bianchini Simone, Curvo Franco, D’Amato Massimo, Giovannini Ombretta, Mayer Alessandro, Mosi Roberto, Sparapani Giovanna.
VINCITORE: BIANCHINI SIMONE

I finalisti hanno avuto il diritto di partecipare alla mostra collettiva che si è inaugurata lo stesso giorno, 13 ottobre, nella sede prestigiosa della Società delle Belle Arti - Circolo degli Artisti "Casa di Dante". La mostra proseguirà fino al 25 dello stesso mese.
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Roberto Mosi, fra i finalisti per la fotografia, ha presentato alla mostra, su indicazione della Giuria, la fotografia “La barca dei renaioli”. I renaioli, o renai, erano quegli operai che, nella prima metà del '900, prelevavano sabbia o ghiaia dal fiume adoperando appositi barchini. Nel secondo dopoguerra vennero soppiantati da metodi più moderni per l'estrazione del materiale fluviale quali il dragaggio. I renaioli sono stati spesso immortalati nell'opera degli artisti macchiaioli.
“Cesare porta gli amici
fino all’Arno,
alla barca da renaiolo:
Fatica dura dall’alba
Al tramonto, un carico
Per un pezzo di pane.” (da R. Mosi, Concerto


La foto, 60 cm per 40 cm, è stata scattata nel passato mese di luglio sulla riva dell’Arno, la sera tardi, presso il Ponte Vecchio, all’approdo della Società Canottieri, fra i riflessi delle luce che brillano sulle acque del fiume;  la macchina fotografica: Olympus om-d e-m10 mark iii, obiettivo Olympus Digital 40-150 mm.
     
"Forte dei Marmi"
   
Lo stesso autore ha presentato al Concorso, Premio Stefano Ussi, la fotografia  “Forte dei Marmi”, l’immagine del Bagno Roma Imperiale e della passerella posata sulla sabbia percorsa, con passo svelto, da una bambina, la nipote Marta, diretta verso il mare. La stessa fotografia appare sulla copertina dell’e-Book di poesia “Itinera” (R. Mosi,
www.laRecherche.it): indirizzo:  http://www.larecherche.it/librolibero_ebook.asp?Id=51 .
Ancora una volta è da richiamare per l’autore “l’intrigante relazione fra poesia e fotografia” di cui si è parlato nell’ultimo numero della rivista “Testimonianze”, dedicato al tema “Con gli occhi dei poeti”, e con la presentazione del video youtbe: “Poesia e fotografia”: https://www.youtube.com/watch?v=AoQjxgacGao   .

La corte

I viaggi di ogni tempo iniziano
dalla corte della mia infanzia
magico quadrato di terra tra case
cadenti, chiuso da un cancello
di ferro aperto sul mondo.

Nel magico quadrato si scioglie
il racconto dei viaggi: affiorano
per primi i ricordi dei padri
di ritorno dalle guerre sofferte
in ogni parte del mondo.

Il racconto infinito si confonde
con i miti, le scoperte di Ulisse,
le spedizioni nel Bengala, all’isola
di Mompracem. Nella scatola
da scarpe, cartoline e foto sgualcite.

Con la scatola dei sogni in mano
ho superato il cancello di ferro.

Da R. Mosi, Itinera, Masso delle Fate.

"Omaggio a Savonarola" 














Umberto Zanarelli alpianoforte