Roberto Mosi si interessa di poesia e fotografia. Per la poesia ha pubblicato Sinfonia per San Salvi (Il Foglio 2020), Orfeo in Fonte Santa (Ladolfi 2019), Il profumo dell’iris (Gazebo 2018), Navicello Etrusco (Il Foglio 2018), Eratoterapia (Ladolfi 2017), Poesie 2009-2016 (Ladolfi 2016). L’autore ha realizzato mostre di fotografia presso caffè letterari, biblioteche, sale di esposizione. Cura i Blog: www.robertomosi.it e www.poesia3002.blogspot.it .
domenica 31 agosto 2014
sabato 30 agosto 2014
"Firenze sotto i tacchi" su "Cultura Commestibile"
lunedì 25 agosto 2014
Bivigliano - "FirenzeRiflessa.2", Mostra foto e poesia, ESTATE ECLETTICA
Bivigliano di sera |
La Mostra di
foto e poesia Firenzeriflessa.2 è stata presentata sabato sera,
23 agosto all’Estate Eclettica di Bivigliano, un
centro di villeggiatura vicino
a Firenze. Due i momenti importanti
dell’iniziativa, le foto in bianco e nero
esposte nella vetrina della
“Rimessa”, catturate dal fotografo Roberto Mosi.
Immagini scoperte andando in giro per il centro di Firenze alla ricerca
di scorci di strade e
monumenti, soprattutto nelle strade
della moda e
delle vetrine delle grandi firme, fra manichini principeschi. Emerge
un
paesaggio di visioni e di rinvii che approda all’evanescenza dei sogni.
Il mondo che esplora il fotografo,
cambia poi di frequente con il
succedersi
delle ore del giorno e della notte, per l’arrivo di nuovi
personaggi –
manichini - nelle vetrine che prendono il posto di quelli precedenti.
Per la luce
di ogni vetrina fotografata, una poesia,
una nuvola di versi dedicati al personaggio-principe, da raccogliere in un
foglietto di carta, come dono, da portate via da parte del visitatore.
Nella sala
poi degli incontri a Bivigliano – Circolo Arci - l’incontro con il pubblico, alla ricerca,
insieme, del senso delle foto e delle poesie, lo scambio di emozioni, di
impressioni, per scoprire le tracce di pensiero che la Mostra lascia in ognuno
di noi.
Fi
Firenze
Firenzeriflessa
Firenzeriflessa.2
Firenzeriflessa
Firenze
Fi
pochette
rosse strette
due modelle erette
una dietro l’altra allineate
cornice Palazzo
Strozzi
attendono: Avanti,
march!
per svanire oltre
i cristalli
impermeabili
divini alti nel cielo
cinture strette alla vita
usciti dalle persiane
conquistano la strada
fiorentina della moda andatura superba
anche senza
la testa
camicie
di ogni colore
vestiti sportivi
partita a calcetto
il mio bel San Giovanni
spettatore tifo da stadio
fino all’ultima
caccia
smoking
femminili
per scarpe quattro
rotelle d’acciaio osservano
sull’attenti la piazza scene
grandiose invadono la vetrina
serrano al centro
la folla
tavolino
mobili decorati
colori vivi stranianti
Caballeros longilinei
Campanile sovrastante
turisti in fermento immobile
solo l’ombra
del cavallo
specchio
in vendita ornato
di fronzoli specchia
in primo piano la folla
fondali di
contrafforti
in ascesa vestiti di marmi
bianchi e verdi
della Cupola
intimo
uomo correlativo
oggettivo di emozioni
presente il vecchio stile
sfoggio di variegate misure
òòòòòòbretelle a colori dall’alto
sbircia accesa
la finestra
quattro gambe
longilinee sorreggono
l’ombra di Palazzo Vecchio
facce decise per quattro passi
fra i riflessi di Firenze pieni
di luc
borsa
in cuoio bianco
poggiata sull’immagine
incombente del Palazzo
vendita al turista prezzo giusto
compresi i sogni
che illuminano
Firenze
segugio
a cavallo d’un
cavallo fili di paglia
nei capelli recente zuffa amorosa gridano le canine
innamorate elegante via
Tornabuoni
bai bai
Fi
Firenze
Firenzeriflessa
Firenzeriflessa.2
Firenzeriflessa
Firenze
Fi
giovedì 7 agosto 2014
CONCERTO PER FLORA ALL'ESTATE ECLETTICA DI BIVIGLIANO
“CONCERTO PER FLORA” all’Estate
Eclettica di Bivigliano-Firenze
Sabato 28 giugno si è tenuto
nell’ambito del Festival “Estate Eclettica” di Bivigliano, davanti a un
numeroso pubblico, lo spettacolo :
“Flora , Venere e Tosca” dalla Raccolta poetica di Roberto Mosi “Concerto”, ed. Gazebo. I disegni erano di
Enrico Guerrini; le voci dello stesso Roberto Mosi e di Giulia Capone Braga. Il
testo è risultato composito per la struttura polifonica del verseggiare che si avvale di tempi
stagionali metaforici nell’alternanza di ritmi interni tra vita attiva e contemplativa.
Le strofe sono accorpate per temi nel pentagramma del vivere. L’andamento ora
allegro, ora meditativo si impenna nella
riproposizione della bellezza come ideale che si incarna nelle Arti figurative
di un glorioso passato da ammirare: la Firenze Medicea in cui il Neoplatonismo,
filtrato da Marsilio Ficino, trovava il suo corrispettivo allegorico nell’Arte
del Botticelli:
l’arte fecondi / la
sterilità dei tempi… inseguendo / le esili tracce dell’utopia. --
Oggi c’è bisogno/ di bellezza, di simboli / sereni del bello.
Il CONCERTO PER
FLORA è dedicato alla figura mitica della Ninfa Flora che richiama l’antico appellativo della città di
Firenze, “Florentia”, cantata attraverso una serie di liriche coreograficamente
concepite che ruotano attorno ai noti capolavori “la Primavera” e “ La nascita
Di Venere”, rifacendosi alle tesi di Cristina
Acidini Luchinat - “Botticelli. Allegorie mitologiche”, Electa, 2001 - che
mette in campo una chiave di lettura storica sul piano iconologico.
Le figure allungate e flessuose - Venere dea dell’Amore casto e
generatore vicino ad un cespuglio di mirto a lei sacro; Cupido che scocca una freccia verso le tre Grazie ( le facoltà
spirituali dell’humanitas); Zefiro,
il vento che introduce la primavera, rapisce la ninfa Clori dalla cui bocca
fuoriescono tralci di fiori; Flora,
personificazione di Firenze, divinità giovane e feconda protettrice dei lavori
agricoli e della fertilità femminile, prende fiori dal lembo della veste sul
suo grembo - si muovono al passo di una danza che si staglia in un hortus
conclusus: spazio ideale, dove tutto è armonia di forme e sentimenti.
La stessa“ Nascita di
Venere “ su una conchiglia dalla spuma del mare è simbolo dell’Amore divino riservato
agli spiriti eletti, simbolo della purezza e dello splendore dell’anima per
cui i due Zefiri ( figure intrecciate
nella coppa Farnese) la sospingono verso terra dove l’attende Flora, Firenze,
per coprirla con un ricco manto:
Rinnoverà alla felice/ terra di Toscana/ i
doni dell’amore
Dall’itinerario
rinascimentale i frammenti lirici si ricollegano a tempi più recenti per
ritrovare e tessere / il filo della memoria/ nelle parole rimembranti del poeta:
Il suono della poesia. / Shelley
alla Fonte del Narciso,/ i Futuristi alle Giubbe Rosse, Montale all’antico
Istituto,/ Campana a S.Salvi. Dante per ogni dove./
Lo stesso omaggio alle “Tredici tempere su tela” di Vinicio Berti,
(artista esponente dell’ Astrattismo classico fiorentino anni Sessanta ),
donate alla storica Società di Mutuo Soccorso di Peretola ed esposte nella Casa
del Popolo a Firenze - II° tempo del Concerto per Flora, denominato “Tesori”- si inarca nel Mito odierno del
travaglio storico del dopoguerra.
Longarine e ganasce,
/tavole di cantiere/ si spingono in alto. Lo slancio della cupola,/ delle idee
in fermento/ per la nuova società. … nel segno di una auspicata Primavera di ideali.
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