Roberto Mosi si interessa di poesia e fotografia. Per la poesia ha pubblicato Sinfonia per San Salvi (Il Foglio 2020), Orfeo in Fonte Santa (Ladolfi 2019), Il profumo dell’iris (Gazebo 2018), Navicello Etrusco (Il Foglio 2018), Eratoterapia (Ladolfi 2017), Poesie 2009-2016 (Ladolfi 2016). L’autore ha realizzato mostre di fotografia presso caffè letterari, biblioteche, sale di esposizione. Cura i Blog: www.robertomosi.it e www.poesia3002.blogspot.it .
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lunedì 12 marzo 2018
domenica 11 marzo 2018
Tim Berners-Lee, l'inventore del WEB
"Il world wide web è una delle
innovazioni informatiche più influenti della storia", si legge nelle
motivazioni del riconoscimento, considerato il più autorevole del settore
Sir Tim Berners-Lee, il
"papà" del world wide web, si è aggiudicato l'edizione 2016 del premio Turing, da molti considerato
il "Nobel" dell'informatica. Lo ha annunciato l'Association
for Computer Machinery, che organizza e assegna annualmente
il premio intitolato al matematico Alan Mathison Turing,
uno dei padri dell'informatica.
Nelle motivazioni alla base della scelta, l'associazione sottolinea che il world wide web "è considerato una delle innovazioni informatiche più influenti della storia, usata da miliardi di persone ogni giorno come strumento primario per comunicare, informarsi, commerciare e molte altre attività".
Informatico, docente al Massachusetts Institute of Technology di Boston e all'Università di Oxford, il londinese Berners-Lee, oggi sessantunenne, depositò nel 1989 un documento con la sua idea della "rete": il suo scopo era creare un sistema per collegare i computer dei centri di ricerca e condividere le informazioni, una sorta di database online a cui si potesse accedere da ogni computer. Insieme al belga Robert Cailliau, suo collega al Cern di Ginevra, lavorò poi sugli ipertesti, le pagine testuali legate tra loro da un "link", riconoscendo in questi collegamenti la base del web. Il primo sito internet, http://info.cern.ch, nacque il 6 agosto 1991. Oggi il numero di siti è superiore al miliardo: fondamentale, per la diffusione del web, fu naturalmente la decisione di svilupparlo come software libero e aperto a tutti. (Dal giornale "Repubblica")
Nelle motivazioni alla base della scelta, l'associazione sottolinea che il world wide web "è considerato una delle innovazioni informatiche più influenti della storia, usata da miliardi di persone ogni giorno come strumento primario per comunicare, informarsi, commerciare e molte altre attività".
Informatico, docente al Massachusetts Institute of Technology di Boston e all'Università di Oxford, il londinese Berners-Lee, oggi sessantunenne, depositò nel 1989 un documento con la sua idea della "rete": il suo scopo era creare un sistema per collegare i computer dei centri di ricerca e condividere le informazioni, una sorta di database online a cui si potesse accedere da ogni computer. Insieme al belga Robert Cailliau, suo collega al Cern di Ginevra, lavorò poi sugli ipertesti, le pagine testuali legate tra loro da un "link", riconoscendo in questi collegamenti la base del web. Il primo sito internet, http://info.cern.ch, nacque il 6 agosto 1991. Oggi il numero di siti è superiore al miliardo: fondamentale, per la diffusione del web, fu naturalmente la decisione di svilupparlo come software libero e aperto a tutti. (Dal giornale "Repubblica")
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sabato 10 marzo 2018
"Daedalus & Borges & Berners-Lee" opera Mostra Officina del Mito
L’opera di Roberto Mosi Daedalus
& Borges & Tim Berners-Lee è rappresentata da un
pannello diviso in quattro quadri – TEMPO, SPAZIO, LABIRINTO, MINOTAURO -
illustrati sia dal disegno di una rete di esagoni – ispirati al lavoro di
Borges – sia da fotografie, connesse tra loro da un filo rosso, che si immerge
alla fine in un pozzo profondo, quello della POESIA. Si veda il link:
http://poesia3002.blogspot.it/2018/01/poesia-per-daedalus-borges-tim-berners.html
L’indirizzo internet rinvia alla mappa complessiva del web: http://www.robertomosi.it/2018/01/daedalus-borges-nel-labirinto-fra-caos-e-cosmos/
http://poesia3002.blogspot.it/2018/01/poesia-per-daedalus-borges-tim-berners.html
L’indirizzo internet rinvia alla mappa complessiva del web: http://www.robertomosi.it/2018/01/daedalus-borges-nel-labirinto-fra-caos-e-cosmos/
L’OPERA parte dall’idea che il tema del labirinto è una costante di tutte le culture e si avvia a diventare un simbolo trasversale e universale anche nel mondo delle nuove tecnologie. Il labirinto può essere inteso in quanto tale e in quanto archetipo, sfruttato come metafora della navigazione ipertestuale, riletto e ripensato con gli occhi dell’arte e della letteratura.
L’opera è ispirata a tre
famosi “architetti”, uno dei tempi antichi del mito, uno del secolo passato
e l’ultimo della nostra epoca.
* “Daedalo, famosissimo per il suo talento nell’arte
dell’architettura “ (Metamorfosi, Libro VIII, Ovidio).
** L’ “architetto”- scrittore Jorge Luis Borges affascinato
dalla figura del labirinto, luogo dove caos e cosmos si riuniscono. Progetta
dedali rifacendosi, da esperto bibliotecario, alla biblioteca, una via che sarà
seguita da Umberto Eco. Nel racconto La Biblioteca di Babele lo
scrittore argentino pone a base della biblioteca-labirinto una piccola cella
esagonale.
*** Il terzo “architetto” è Tim Berners-Lee, scienziato presso
il CERN di Ginevra, progettista di reti informatiche, che nel 1991 creò
il sito World Wide Web (Web).
L’opera “Daedalus & Borges &
Tim Berners-Lee” prevede quattro quadri, riferiti alle esperienze
particolari / universali dell’autore:
Il primo quadro TEMPO rappresenta il
percorso-labirinto fra le fotografie dei viaggi compiuti dall’autore in
venticinque anni, in Italia e in altri Paesi, dal 1976 al 2001.
Il secondo quadro SPAZIO riguarda la
traccia labirintica in spazi evocativi della terra delle origini, l’Impruneta,
della lavorazione della terracotta, il paesaggio legato alla produzione
dell’olio e del vino, le vie delle processioni dall’Impruneta a Firenze,
scandite dai tabernacoli dedicati alle immagini dalla devozione popolare.
Il terzo quadro è dedicato alla
“pelle” del LABIRINTO: le possibili, diverse superfici, i colori che segnano
l’intreccio e lo sviluppo del labirinto.
L’ultimo quadro MINOTAURO : il centro del
labirinto, dove si nasconde il Minotauro. I passi finali del cammino portano al
centro di un borgo medievale, luogo per nascondersi ma anche per aggredire il
nemico che si avventura in questi meandri.
Per raggiungere le multi - dimensioni
dell’opera “Daedalus & Borges & Tim Berners-Lee”, proiettate nella
Rete e nella lingua della POESIA, sono da comporre gli indirizzi
riportati di seguito:
A - IL LABIRINTO IN RETE
B
. IL PROGETTO E LA
POESIA –> Link 1. :
1.
http://poesia3002.blogspot.it/2018/01/poesia-per-daedalus-borges-tim-berners.html
C.
L’INCONTRO CON FACEBBOK : https://www.facebook.com/rmosi?hc_ref=ARQ7WIlosIMbadUCBR6hUeid_8n0rk7YlBqx7iJHIxWjl4aL_UO-PrGSdOQSMB7cgS8&pnref=story
D.
L’INCONTRO CON LA FOTOGRAFIA:
- Dov’è* il Minotauro? Quale Borgo Medievale lo
nasconde? LINK
http://poesia3002.blogspot.it/2018/01/dove-il-minotauro-quale-borgo-medievale.html
http://poesia3002.blogspot.it/2018/01/come-la-pelle-del-labirinto.html
http://poesia3002.blogspot.it/2018/01/spazio-del-labirinto-per-teseo-lo.html
http://poesia3002.blogspot.it/2018/02/come-la-misura-del-tempo-nel-labirinto.html
E.
IL LABIRINTO NAVIGA SU TWITTER - LINK
http://poesia3002.blogspot.it/2018/02/il-labirinto-naviga-su-twitter.html-
F.
IL LABIRINTO E LA RETE DI GOOGLE
http://poesia3002.blogspot.it/2018/02/il-labirinto-e-la-rete-di-google.html
https://www.google.it/search?q=labirinto+daedalus+borges&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwi27L325IfZAhWE6xQKHQJVDQkQ_AUICigB&biw=1115&bih=555
F.
IL LABIRINTO NELLA RETE DEL RACCONTO - LINK
http://poesia3002.blogspot.it/2018/02/il-labirinto-nella-rete-del-racconto.html
G.
DI QUALI PAESI SONO I VISITATORI DEL LABIRINTO? LINK
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