Piombino è conosciuta soprattutto per le acciaierie e come
punto di partenza per l’isola d’Elba. Nasconde invece il fascino di un ambiente
naturale splendido e di un’attenzione raffinata alla sua storia recente e
antica. Il merito di aiutarci in questa “scoperta” va anche a libri come quello
di Andrea Fanetti “La piazza in mezzo al mare”, pubblicato dalle Edizioni Il
Foglio e presentato sabato 28 aprile 2018, presso la Sala Consiliare del
Comune, dall’autore e dall’editore Gordiano Lupi.
Il libro è la prima esperienza letteraria di Fanetti, che ha
lavorato alla Magona d’Italia, è stato impegnato nella politica e nel campo
dello sport, è appassionato della musica rock.
E’ la storia di una crisi personale, scatenata dal sospetto
di una malattia grave, irreversibile. Il protagonista getta “il cuore oltre
l’ostacolo” e intraprende una vita nuova.
Sullo sfondo la decadenza di una città un tempo di grande
sviluppo industriale che ora, semplicemente, sopravvive; una città dove si fanno
largo la corruzione e la droga, con la malavita.
“Ritornai in città,
svoltando verso la zona industriale, passando dalla strada che attraversa
quelle borgate, la provinciale, tutt’oggi delimitata da un muro dipinto a
murales ormai stinti, mentre prima era una lunga arteria ininterrotta che univa
il fuoco delle colate d’acciaio, con l’acqua del mare, andando dagli
stabilimenti a piazza Bovio”(pag. 106).
“… o forse l’avevo solo
idealizzata troppo da giovane: il lavoro, la provincia tranquilla, certi
personaggi, il passeggio, tutti onesti, tutti puri. Ora invece omicidi,
suicidi, giri loschi, spaccio, prostituzione. Guardavo il palazzo comunale, il
museo, il porticciolo di Marina, luoghi bellissimi e punti di riferimento da
sempre, ma Piombino aveva perso la “verginità”o forse questa non c’era mai
stata” (pag. 131).
Significative sono nel libro le descrizioni appassionate
delle bellezze del paesaggio, dall’aspetto unico di piazza Bovio, “la piazza in mezzo al mare”, a tante
altre.
“… piazza Bovio è
unica, non è sul mare, è nel mare … è scarna, piatta, pulita, diversa dalle
solite piazze, non ha palazzi intorno … Piazza Bovio è un inno alla libertà …
quando spazza forte il vento, le mareggiate arrivano con gli spruzzi a bagnarne
il pavimento, ma la sua prua rimane ferma, immobile, fiera a opporsi al mare da
secoli” (pag.107).
“Camminavo a piedi
nudi sul bagnasciuga sporcandomi i piedi di sabbia nera, dove brillavano
granelli ferrosi che già i forgiatori etruschi conoscevano e che hanno
determinato il destino di questi luoghi in equilibrio tra il minerale e il
mare, tra i fabbri e i marinai … Baratti è un luogo semplicemente magico dove
basta guardarsi attorno per attraversare secoli di storia” (pag. 180).
Nell’incontro sabato 28 aprile, nella Sala del Comune, negli
interventi e nel dibattito che ne è seguito, è stato rilevato che in realtà la
storia del protagonista è quella di Piombino che dovrà trovare la forza di
ripartire facendo perno sul patrimonio di bellezze storiche e paesaggistiche:
su questo si misurerà la resilienza di questa comunità.
Fra gli intervenuti, Roberto Mosi autore, con la stessa casa
editrice il Foglio, dei libri “Elisa Baciocchi e il fratello Napoleone. Storie
francesi da Piombino a Parigi” e “Il Navicello Etrusco. Per il mare di
Piombino”. Mosi ha posto in risalto le molteplici consonanze con il lavoro di
Andrea Fanetti e la stessa meraviglia che prova di fronte allo spettacolo di
piazza Bovio, “La piazza in mezzo al
mare”. Nel libro appena pubblicato, “Il Navicello Etrusco”, più poesie sono
dedicate alla piazza simbolo della città, ripresa peraltro in splendide
immagini nel video youtube che illustra lo stesso libro (https://www.youtube.com/watch?v=-dn2XMqax0E)
.
Città nave
Si
spezza la risacca
sulla
prua del faro,
le
ciminiere liberano a poppa
i
fumi dell’altoforno,
al
centro il lungo ponte
il
corso costellato di torri.
Dalla
terrazza dell’albergo
respiro
l’aria del mare
scorgo
la linea rosa
dei
monti. I gabbiani
saettano
striduli
padroni
del cielo.
Marta
passerà nel corso
sul
passeggino, da principessa.
Saluteremo
gli errabondi
gabbiani
in un girotondo
di
risa felici per liberare
gli
ormeggi della città nave.
Città
libro
Lascia
il porto la nave
sfiora
il promontorio. Piombino
dal
mare è un libro aperto,
dai
contrafforti della Fortezza
all’altura
della Cittadella
e
alla casa di Elisa Baciocchi.
La
piazza, al centro, oggi
è
in festa, vestita
delle
tende bianche
arruffate
dal maestrale.
Sui
banchi uno stormo di libri
con
le ali di ogni colore.
Si
levano in volo
leggeri
come pensieri
la
musica delle storie
il
suono della poesia
il
fragore delle utopie.
Tracciano
nel cielo
le
speranze della città libro.
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